Laguna dei Fenici rooms and breakfast

Lo Stagnone

Creata nel 1984, la Riserva Naturale Orientata delle Isole dello Stagnone, si estende da Capo San Teodoro a Capo Lilibeo e comprende le isole di Mothia, Santa Maria, la Schola, così chiamata per la convinzione che in epoca romana vi fosse stabilita una scuola di retorica, e l’Isola Grande, meglio conosciuta come Isola Lunga, che separa la costa dal mare aperto.

La laguna dello Stagnone ha fondali bassi, da pochi centimetri ad un massimo di 3 metri, e pertanto la temperatura dell’acqua è elevata e consente la crescita e la proliferazione di particolari floro faunistiche: anemoni, fiocchi di mare, le murici, usate dai fenici per tingere i tessuti ed infine la Posidonia Oceanica, pianta che vive solo in acque molto pulite e che ospita popolazioni animali e vegetali.

Sulle rive dello Stagnone trovano ristoro numerose specie di uccelli migratori ma è con l’arrivo dei primi freddi che la laguna si popola di Anatre, Alzavole, Folaghe, Germani reali, Codoni, Marzaiole. E’ inoltre possibile ammirare i magnifici e regali Aironi, Garzette, Cormorani, il Martin Pescatore, il Falco Pescatore e i suoi abili tuffi in acqua.

Fino a pochi decenni fa era possibile percorrere a piedi o con i carretti la “strada punica” che collegava Mothia alla terraferma, ma il cambiamento del moto delle maree ha accresciuto il livello delle acque sommergendola e nascondendola alla vista. Oggi Mothia è raggiungibile in pochi minuti per mezzo di piccole imbarcazioni a motore che la collegano con regolarità alla costa.

 

L’isola di Mothia custodisce numerosi reperti archeologici di epoca fenicia e punica, resti dell’antica città che vi si ergeva. Sull’isola, all’interno del museo Whitaker, è esposta, tra i numerosissimi altri reperti, la statua del “giovane di Mozia”, rinvenuta nel 1979 e della cui interpretazione gli studiosi discutono ancora oggi. Non è ben chiaro, infatti, se la statua rappresenti un auriga, un atleta o una divinità, né come mai un manufatto greco sia stato rinvenuto in quella che era una provincia punica. Probabilmente, questa è la teoria più accreditata, anche i Greci abitarono l’isola di Mothia e la statua, come pure la casa dei mosaici, ne sarebbero la prova.

Passeggiando lungo la strada che costeggia la laguna è possibile ammirare le saline che, con le loro vasche multicolori, gli antichi mulini a vento e le bianche e abbaglianti montagne di sale, donano al paesaggio un aspetto straordinariamente pittoresco.

I bassi fondali ed i venti fanno dello Stagnone il posto adatto a sport acquatici come il windsurf ed il kite-surf . Numerose scuole organizzano corsi per esperti e per principianti e forniscono, a richiesta, l’attrezzatura necessaria.

Un’escursione in canoa o in bicicletta al tramonto consentirà di ammirare il panorama e gli animali che abitano lo Stagnone senza arrecare loro troppo disturbo.

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